TERAMO – Dopo l’annuncio della data dell’apertura del Lortto Zero, il 29 ottobre, arrivano altre buone notizie per la tangenziale cittadina. L’iter per la realizzazione dello svincolo della Gammarana potrà ripartire. Entro fine mese infatti il progetto definitivo verrà portato all’attenzione del Consiglio comunale, poi sarà possibile dare il via, per la terza volta, alla procedura degli espropri, che in passato era stata bloccata da ricorsi dei proprietari dei terreni. Una volta terminato questo iter si potrà dare il via ai lavori. Intanto sulla riqualificazione della Gammarana, dopo la querelle tra il commissario del Consorzio Micheli e l’assessore Giacomo Agostinelli, prende anche posizione il presidente dell’associazione di quartiere Alfonso Marcozzi che liquida la sollecitazione di Micheli verso un accordo di programma come "fiato sprecato". "Siamo stufi di aspettare – si legge in una nota di Marcozzi – . Riteniamo che solo attraverso un progetto complessivo, già condiviso e messo a punto con l’assessore Agostinelli, si possa cominciare a dare risposte a questo quartiere". Il progetto esiste già e ricomprendeva anche la sistemazione della stazione ferroviaria, puntualizza Marcozzi, oltre ad avere anche i soldi per camminare. "Gli annunci vanno fatti all’interno di progetti condivisi – dichiara l’esponente della Gammarana – altrimenti sono alito sprecato. Tanto per restare in tema, la Gammarana aspetta ancora una risposta sulla vendita dei terreni della ex Villeroy da parte del tribunale di Teramo, dal momento che quei terreni sono della collettività". "Se ci siete cari amministratori degnateci una risposta, e rendete edotti sui mezzi che state utilizzando per evitare che si consumi questo abuso. E’ abbastanza scontato, dal momento che l’amministrazione comunale torna in possesso dei terreni , che questi ultimi possano essere utilizzati per lo svincolo della Gammarana con un cospicuo risparmio di denaro pubblico (900.000 euro) evitando, un inutile consumo di terreno dando risposta e attuazione ai nuovi indirizzi del Governo centrale sul consumo del territorio. Sempre in tema di terreni ci fa ancora più rabbia sapere che parte dei terreni appartenenti al fallimento della ex Villeroy vengono esclusi dalla vendita diventando, di fatto, una discarica a cielo aperto. Su quest’ultimo punto ci si chiede; il tribunale, la curatela fallimentare si sono accorti che dovrebbero tenere in ordine detti spazi, oppure ritengono che gli abitanti della Gammarana possono convivere con i rifiuti? Noi non ci stiamo".
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